Il dilemma post-dibattito di Kamala Harris

Mentre Harris guardava il tracollo di Biden, lei e il suo team si resero conto che la sua risposta sarebbe stata ancora più attentamente scrutinata, secondo tre collaboratori che hanno chiesto l'anonimato per descrivere discussioni private - e lei ha rapidamente chiarito al suo staff che non dovevano cercare di addolcire quanto male si era comportato il suo compagno di corsa.

Harris ha detto ai suoi consiglieri che il suo ruolo era semplice, hanno detto gli assistenti: proiettare fiducia il più rapidamente e chiaramente possibile come leader del partito, preservando al contempo la credibilità riconoscendo quanto debole fosse stato il dibattito.

"Voleva che ci fosse un riconoscimento di ciò che tutti stavano vedendo", ha detto un alto collaboratore di Harris.

Il suo più grande vantaggio, in ogni caso, non è una macchina da marketing, ma la realtà politica. Se Biden dovesse lasciare la corsa presidenziale, saltare sopra Harris per qualsiasi altro candidato potenziale presenterebbe significativi problemi pratici. Solo Harris, ad esempio, avrebbe accesso alle casse della campagna di cui fa già parte. Qualsiasi altro candidato si troverebbe di fronte al difficile compito di costruire un'infrastruttura in pochi mesi.