Il cessate il fuoco a Gaza potrebbe salvare dalla morte 75.000 persone

Un nuovo rapporto sull’escalation della crisi sanitaria di Gaza prevede che, a causa dell’entità della distruzione provocata sulle infrastrutture della regione da ottobre, migliaia di palestinesi continueranno a morire di malattie, malnutrizione, disidratazione e fame, indipendentemente dal fatto che Israele continui a portare avanti il suo attacco militare. . “In caso di escalation, vedremmo circa 85.000 morti”, avverte Zeina Jamaluddine, nutrizionista ed epidemiologa e una delle autrici principali di “Crisis in Gaza: Scenario-Based Health Impact Projections” della London School of Hygiene. e la Johns Hopkins University. Jamaluddine afferma inoltre che non è troppo tardi per fermare la maggior parte di queste morti previste, se dovesse essere immediatamente messo in atto un cessate il fuoco e riprendessero le consegne di aiuti. “In caso di cessate il fuoco adesso, salveremmo circa 75.000 vite umane”. Senza il verificarsi di epidemie, la proiezione per lo scenario di cessate il fuoco sarebbe di 6.550 morti in eccesso, per lo scenario di status quo 58.260 morti in eccesso e per lo scenario di escalation 74.290 morti in eccesso. Con l’avvento dell’epidemia, la proiezione per lo scenario di cessate il fuoco sarebbe di 11.580 morti in eccesso, per lo scenario di status quo 66.720 morti in eccesso e per lo scenario di escalation 85.750 morti in eccesso. Il deterioramento dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari, i ripari inadeguati e l’insufficiente assunzione di cibo portano a un rischio elevato di morti in eccesso dovute a malattie infettive endemiche, in particolare infezioni del tratto respiratorio. Se si verificano epidemie di malattie infettive, si prevede che colera, morbillo, meningite meningococcica e poliomielite causeranno il maggior numero di morti.